In breve:

Roma, 1527. Margherida de' Tolomei non è mai stata come le altre donne. Figlia di Cornelio, l'astrologo più celebre e stimato dell'epoca, fin da bambina è stata formata all'attività e agli studi del padre e ha vissuto alla corte delle più grandi città italiane. Come lui ha imparato a leggere i movimenti degli astri e a predire il futuro, e come lui ha imparato a leggere negli occhi e nel cuore delle persone, per comprenderne le azioni, presenti e future. Ora, giunta quasi al termine della propria esistenza, è prigioniera di Papa Clemente VII, nelle carceri di Castel Sant'Angelo. Durante le interminabili ore di prigionia, Margherida, chiusa in un silenzio ostinato e ostile, ripercorre tutta la sua vita, le città in cui ha vissuto, da Milano a Ferrara, da Mantova a Firenze, ricorda le persone che ha conosciuto, le donne che ha incontrato, da Caterina Sforza a Isabella e Beatrice d'Este, da Eleonora d'Aragona a Lucrezia Borgia. Donne che, ognuna a suo modo, si sono fatte notare e valere in un mondo maschile e maschilista, donne che col fascino, l'astuzia o l'intelletto hanno saputo tenere in mano più potere di quanto spettasse loro.